Editoriale
Vagabondo anti terrore
Non abbiamo ancora scordato il recente attentato di Parigi, alla redazione del giornale satirico di Charlie Hebdo, che una nuova strage fa sanguinare le nostre coscienze. Il vile attacco ha come teatro Tunisi, città africana protesa come una polena sul Mediterraneoe l’Europa. E’ un colpo violento e feroce, un grido raggelante che spande il suo soffio minaccioso verso le nostre case. E ci fa paura, inutile nasconderlo. Quello che dobbiamo comprendere è che la paura è la nostra peggior nemica, una resa di fronte al terrore che cerca di intimidirci. La paura è quello che vogliono in fondere nei nostri cuori questi terroristi che vaneggiano di religione e di ideali, e in nome di quelli compiono le più turpiazioni. Abbandonarsi alla disperazione significa arrendersi, significa decretare la nostra sconfitta e il loro successo. Perché la paura genera rabbia e diffidenza, sospetto e razzismo. E di conseguenza ulteriori divisioni, ribellioni e sogni di vendetta. Una spirale di violenza che è il fine ultimo di questi ignobili attacchi, di queste stragi che hanno il semplice obiettivo di seminare odio. E’ per questo semplice motivo che non dobbiamo cedere alle provocazioni, dobbiamo rimanere uniti, tutti insieme: bianchi e neri, cristiani e mussulmani, arabi ed europei. Dobbiamo mostrarci compatti e coraggiosi, saldamente uniti contro quel nero vessillo che ci vuole soggiogare, dividere, mettere gli uni contro gli altri e sprofondarci nella sua logica di terrore.
Edoardo
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