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Frase del mese

"Di confini non ne ho mai visto uno.

Ma ho sentito che esistono nella menti di alcune persone!

(Thor Heverdahl)

Biografia:

(Larvik, 6 ottobre 1914 – Colla Micheri, 18 aprile 2002) è stato un antropologo, esploratore, regista e scrittore norvegese. Biologo, specializzato all'Università di Oslo in antropologia delle isole del Pacifico, divenne in realtà famoso per la sua attività da archeologo. Infatti mise in discussione le teorie contemporanee sulla diffusione umana via mare sul pianeta, non esitando ad organizzare ardite navigazioni con natanti rudimentali per dimostrare la possibilità di viaggi transoceanici in epoca antica. I suoi progetti navali si basavano su precise documentazioni storiche o protostoriche ed erano eseguiti con l'aiuto di maestranze indigene abili in lavorazioni simili a quelle antiche. I dubbi della comunità scientifica dell'epoca si riferivano generalmente all'uso di materiali poco noti e ritenuti inaffidabili quali legno di balsa, papiro e giunco. Fu anche autore di documentari sulle sue spedizioni. Kon-Tiki ricevette l'Oscar al miglior documentario nel 1952, mentre Ra (The RA Expeditions) fu candidato allo stesso premio nel 1972. Nel 1970, con un'imbarcazione di papiro come quelle usate dagli antichi Egizi, il Ra II, attraversò l'oceano Atlantico dal Marocco alle Antille. Nel 1977 un'altra imbarcazione di giunchi, il Tigris, navigò dalle rovine di Babilonia (Iraq) alle Maldive e da lì a Gibuti. Grazie alla spettacolarità delle sue imprese, documentate ed esposte nel Kon-Tiki Museet di Oslo, molte delle sue teorie, soprattutto sulle origini delle popolazioni polinesiane, risultarono le più diffuse, anche più di quanto meritassero in termini di conferma. Se, da un lato, gli sviluppi successivi dell'archeologia e della genetica (l'analisi del DNA mitocondriale  ha  rivelato  che  le popolazioni  polinesiane  sono arrivate   da  Occidente:

Charles Bukowski

Corno d'Africa, Centro Asia, India, Indonesia, Australia) sembrano smentire la sua teoria della discendenza delle popolazioni polinesiane e dell'Isola di Pasqua anche da popolazioni amerinde, dall'altro è certo che il suo contributo è indiscutibile sotto molti aspetti. Ad esempio, la stagione di scavi del 1955 presso l'Isola di Pasqua, in assoluto la prima vera campagna archeologica, ha permesso di chiarire molti aspetti rendendo possibili gli studi successivi, anche quelli che hanno prodotto smentite di alcune sue conclusioni. I suoi studi e le sue spedizioni hanno comunque dimostrato che in epoche molto antiche le rotte marine erano solcate abitualmente e che gli scambi culturali erano molto più fiorenti di quanto si pensasse.

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