Il Vagabondo viaggia...

L’acqua, elemento dominante,

di un mondo circondato dal mare

e coperto dai più immensi ghiacciai,

poli esclusi...

L’acqua che al sorgere del sole

riprende forma liquida

e goccia dopo goccia 

forma un ruscello...

L’acqua che scorre in tutto il territorio,

regalando infinite cascate,

che si susseguono lungo lo stesso fiume,

che saltano dall’alta costa al mare,

che scendono scroscianti e poderose

così potenti da esaltare, annichilire e togliere il fiato,

o leggere e soavi come un velo sottile

che il vento fa danzare...

L’acqua che risale dal terreno,

con mille sorgenti:

fresche e pure a cui dissetarsi,

calde e termali in cui immergersi...

L’acqua che forma i laghi,

onnipresenti placidi specchi del cielo,

talvolta nascosti sopra i crateri

con sfumature di tanti colori 

quanti sono i minerali nelle falde...

L’acqua che si converte in vapore

e soffia candide nuvole dalle fenditure del terreno,

fa ribollire pozzanghere di fango

o esplode in alte colonne liquide...

L’acqua che piove dal cielo

e rende verdi brillanti 

le colline e le pianure,

coperte d’infinite distese di muschio

e di prati rigogliosi e fioriti...

L’acqua del mare del Nord

che ne bagna l’intero perimetro,

che s’infrange sulle alte scogliere 

o si allunga nelle spiagge – nere – 

di sabbie vulcaniche...

L’acqua del mare 

che accoglie e trasporta sulla sua superficie

l’acqua della terra – ghiacciata – 

in forma di iceberg,

che ogni giorno un poco si scioglie

ed ogni notte si cristallizza

in nuove forme gelide e lucenti.