Il Vagabondo
Gennaio - Febbraio 2014
Numero 32 Anno IX
pensieri vagabondi su viaggi, letteratura, cinema, musica e tutto ciò che ci passa per la testa
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Frase del mese
"Mangiate merda: miliardi di mosche non possono avere torto!"
(Roberto "freak" Antoni)
Biografia:
Freak è l’originale pseudonimo di un giovane urlatore bolognese di nome (anagrafico) Roberto Antoni, molto estroso, ma basso di statura. Egli è stato il fondatore del complesso Skiantos (con la kappa alla seconda lettera) ed ideatore – in quanto cattivo maestro – del cosiddetto Rock Demenziale, ironico e dissacrante. L’eclettico Freak ha spesso agito nel
settore musicale usando diverse denominazioni personali: ad esempio vestendo i panni di Astro Vitelli, realizzato per l’etichetta indipendente ‘Italian Records’. Aveva allora 27 anni. Nel 1981, temporaneamente trasferitesi a Roma e trasformato in Beppe Starnazza ha dato vita al gruppo denominato “Beppe Starnazza & i Vortici” che si proponeva di arrangiare in chiave moderna canzonette comiche e surreali di autori originali degli anni ’20, ’30, ’40, spingendo l’esperimento alla temeraria interpretazione di alcuni successi dei grandi maestri Fred Buscaglione ed Ettore Petrolini. Antoni è anche autore di numerosi libri, a partire dalla sua tesi di laurea al D.A.M.S. (Lettere e Filosofia) intitolata “Il Viaggio dei Cuori Solitari: temi fantastici nelle canzoni dei Beatles”, poi edita da “Il Formichiere” di Milano. Collaboratore saltuario di molte riviste, rotocalchi e quotidiani, ha gestito la posta di “Boxer”, allegato satirico del giornale “Il Manifesto”, rispondendo ai lettori di tutta la Penisola. E si è distinto per la sua coraggiosa critica di provocazione militante sulle pagine di ‘Musica’, (inserto settimanale del quotidiano la Repubblica) che gli ha fruttato una querela. Freak Antoni è da sempre paroliere degli Skìantos. E’ sua abitudine evitare discussioni di carattere prettamente sportivo, preferendo confrontarsi con argomenti culturali (n.b. = è un intellettuale di sinistra!), filosofico – spirituali, poetici, politici, di carattere vario e generale, quando possibile. Portatore sano di “geni biker” ama decisamente più la motocicletta dell’ automobile, più il mare della montagna, più la campagna dei laghi, più l’estate dell’inverno, più il sesso dell’astinenza, più il frigo del forno. Gelosissimo delle sue abitudini, lecca da solo i propri francobolli.
Da sempre eterosessuale, è convinto sostenitore del rispetto per le diversità e le minoranze; non – razzista militante, deciso antiproibizionista, auspica la diffusione del pensiero libertario, democratico e tollerante, nella convinzione che non sia possibile risolvere alcun problema con il divieto e la negazione del confronto. Antoni è un inguaribile utopista ed un fervente patafisico. Accanito detrattore dei galleristi, non ama mettersi in mostra! Devastante la sua collaborazione con i “Kriopalmos.