Strade panoramiche
MAROCCO
Tre giorni on the road lungo la via delle kasbah e attraverso la valle del Draa
Partenza da Marrakech dopo colazione, direzione sud-est lungo la N9, che sale attraversando paesaggi sempre più brulli fino al passo di Tizi n'Tichka, a quota 2260 mt.
Abbandoniamo quindi la strada principale e imbocchiamo la P1506, per entrare nel Marocco pre-sahariano.
Avanti fra terra rossa e deserto pietroso, verso oasi e palmeti, alla ricerca di mitiche kasbah e ksour, i villaggi fortificati!
Sosta a Telouet, paesino che conserva la splendida Kasbah dei Glaoui, roccaforte in rovina che sorprende per le eleganti decorazioni interne: stucchi elaborati e pannelli di seta, soffitti in legno di cedro intarsiati e zellij (mosaici di frammenti di piastrelle di ceramica colorata).
E di nuovo in macchina, mentre la strada sterrata serpeggia in un paesaggio spettacolare, sempre più rosso e desertico. Ogni tanto si scorgono i resti di torri e palazzi, ogni tanto compare un villaggio abitato, costruito in fragile terra cruda, come nei secoli passati..
Proseguiamo per una cinquantina di km, seguendo le ondulazioni della valle di Ounilla fino ad Ait Benhaddou, che raggiungiamo quando è ormai ora di pranzo.
Un'ottima frittata berbera da una terrazza panoramica ci permette di godere della bellissima kasba che si stende davanti ai nostri occhi e che risale a XI secolo.
Secondo giorno
Verso sud-est lungo la Valle del Draa, dove l'aridità si fa da parte nelle oasi con lussureggianti palmearie.
Scendiamo a sud per 170 km, fino a Zagora, avanposto proiettato verso il deserto, che un tempo ospitava i mercanti nel caravanserraglio ed oggi offre ai viaggiatori escursioni e notti nel Sahara.
Questa volta non abbiamo tempo per il deserto, così invertiamo la rotta e ci godiamo ancora un po' il paesaggio, attravversandolo in direzione opposta. Lungo la strada facciamo scorta di dolci datteri e a Tamnougalt troviamo un piatto caldo e una stanza per la notte.
Una guida simpatica e ciarliera ci accompagna dentro alcune case, in cui si respira un senso di abbandono e l'eco delle voci che un tempo ne riempivano l'aria. Interessante anche la fortezza, in cima alla vicina collina, di cui resistono parti di mura e scenografici colonnati.
Quindi si torna in macchina, diretti di nuovo al passo di Tizi n'Tichka, e ben presto la foschia grigia che avvolge il cielo si trasforma in dense nuvole. L'atmosfera si fa cupa man mano che risaliamo verso le montagne, poi le prime gocce di pioggia... e quindi una bella nevicata, che ci regala un inaspettato paesaggio in bianco e nero.
Ultima sosta: una bancarella nella tormenta, che offre articoli d'artigianato, misteriose geodi dal cuore di cristallo colorato e un sentito abbraccio di ringraziamento per la visita, in una giornata in cui non si ferma quasi nessuno.
Ancora una trentina di km e si raggiunge Ourzazate, giusto in tempo per visitare la Kasbah di Taoutirt, un labirinto di scale e sale con stucchi e colorati zellij. E dopo un caldo tramonto una bella cena tradizionale marocchina, un thè in compagnia della Luna che si specchia nel lago e una passeggiata ai piedi della kasbah illuminata.
Terzo giorno
Dedichiamo la mattina a passeggiare per i vicoli del ksour, il villaggio fortificato in mattoni crudi che è il cuore storico di Tamnougalt, circondato da palme e campi e tutt'ora abitato da alcune famiglie.
Per fortuna il passo è ancora aperto, salutiamo i camion che non possono proseguire e risaliamo la N9 sino a ritrovare e superare il bivio con la B1506, e cominciare la discesa.