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Strade panoramiche

PERU'

&

Mappa da Arequipa al canyon del Colca

Da Arequipa a Chivay

attraverso il Mirador delle Ande 

verso il Canyon del Colca

200 km di paesaggi mozzafiato, altipiani e alti passi andini, profondi canyon e una rilassante piscina termale

Un'escursioni di uno o due giorni, da fare in macchina o partecipando ai tour guidati che le agenzie di Arequipa organizzano con facilità, in gruppi da 10-12 persone.

Partenza la mattina da Arequipa, bellissima città coloniale che merita di per sé una visita di almeno un giorno.

A prima vista non sembrerebbe, ma queste sono terre di allevamenti: di ovini, lama e vigogne, dai cui velli la mani esperte delle donne indigene ricavano morbide e calde coperte, stoffe, maglioni e tanto altro.

Una sosta veloce in un negozietto per rifornirsi di foglie di coca (anche in versione caramelle) per combattere come i peruviani i sintomi del mal di montagna. E poi si comincia a salire lungo la strada 34A: dai 2335 arriveremo a sfiorare i 5000 m s.l.m.!!

La strada attraversa un paesaggio brullo e petroso, cosparso di radi ciuffi d'erba, circondato dalle cime di vulcani e di monti innevati che si stagliano verso il cielo azzurro.

Altopiano fra Arquipa e il Mirador e los Andes

Ma prima di pensare allo shopping c'è altro da vedere: ad esempio i tanti specchi d'acqua cristallina, che riflettono immobili le poche nuvole che si muovono nell'aria tersa dell'altipiano.

Lago fra Arquipa e il Mirador e los Andes

Viene voglia di camminare, di esplorare questo territorio insolito e affascinante, di osservare la sua flora, di provare la foto perfetta, di raggiungere un gruppo di alpaca che brucano là in alto...

Mirador de ls Andes

Ed eccoci qui: al Mirador de los Andes, 4910 metri sul livello del mare!

Sembra di toccare il cielo con un dito, la sensazione è di essere in cima al mondo. 

E qui, più in alto del Monte Bianco, c'è un colorato mercatino: sorridenti indios dai vestiti vivaci vendono i prodotti dell'artigianato tessile locale, tutto fatto rigorosamente a mano e tinto con colori naturali 

E per gli amanti degli animali ci sono un po' di bestie al pascolo e c'è sempre qualche cucciolo da poter coccolare.

Mirador de ls Andes
Piscina termale di Chivay

Chivay è una buona base per pernottare, offre alberghi per tutte le tasche e qualche ristorante dove gustare cucina peruviana con sottofondo di musica locale dal vivo.

Oltre ad una bella piscina termale a cielo aperto, per rilassarsi sorseggiando la tipica infusione d'eucalipto, che cresce da queste parti.

Dopo una profonda dormita sotto tante coperte (appena scende il sole la temperatura precipita, Chivay è a 3635 m) si riparte, virando decisamente verso ovest e il canyon del Colca.

Prime tappe a Yanque e Maca, due paesini fuori dal tempo, che conservano l'architettura coloniale, un paio di belle chiese dagli interni barocchi (molto elaborati quelli di Santa Ana de Maca) e tante bambine in abiti tradizionali, che danzano intorno alla fontana... sono belle, ma forse sarebbe meglio fossero a giocare o studiare, anziché in piazza a dar spettacolo ai turisti.

Poi solo soste per far fotografie, mentre davanti agli occhi il maestoso canyon del Colca si mostra in tutta la sua maestosa bellezza.

Yanque

Dal Mirador del Condor, la vista è magnifica, abbraccia il fiume, la valle e le montagne, segue il serpeggiare del canyon e spazia sui geometrici terrazzamenti che 500 anni fa fecero gli incas. 

Tutto è immobile, tranne in alto i condor che volteggiano, planano e ogni tanto scendono in picchiata, aggiungendo incanto e armonia alla natura circostante. 

Mirador del Condor
Mirador del Condor
mach picchu

Da Cusco a Macchu Picchu

Una giornata di viaggio e una di esplorazione del sito archeologico più famoso del sud America.

Abbandoniamo quindi la strada principale e imbocchiamo la P1506, per entrare nel Marocco pre-sahariano.

Avanti fra terra rossa e deserto pietroso, verso oasi e palmeti, alla ricerca di mitiche kasbah e ksour, i villaggi fortificati!

Sosta a Telouet, paesino che conserva la splendida Kasbah dei Glaoui, roccaforte in rovina che sorprende per le eleganti decorazioni interne: stucchi elaborati e pannelli di seta, soffitti in legno di cedro intarsiati e zellij (mosaici di frammenti di piastrelle di ceramica colorata).

E di nuovo in macchina, mentre la strada sterrata serpeggia in un paesaggio spettacolare, sempre più rosso e desertico. Ogni tanto si scorgono i resti di torri e palazzi, ogni tanto compare un villaggio abitato, costruito in fragile terra cruda, come nei secoli passati.. 

Proseguiamo per una cinquantina di km, seguendo le ondulazioni della valle di Ounilla fino ad Ait Benhaddou, che raggiungiamo quando è ormai ora di pranzo.

Un'ottima frittata berbera da una terrazza panoramica ci permette di godere della bellissima kasba che si stende davanti ai nostri occhi e che risale a XI secolo.

Ancora una trentina di km e si raggiunge Ourzazate, giusto in tempo per visitare la Kasbah di Taoutirt, un labirinto di scale e sale con stucchi e colorati zellij. E dopo un caldo tramonto una bella cena tradizionale marocchina, un thè in compagnia della Luna che si specchia nel lago e una passeggiata ai piedi della kasbah illuminata.

peru trek 1

Da Cusco a Macchu Picchu

Da Cusco a Macchu Pichu

Una giornata di viaggio e una di esplorazione del sito archeologico più famoso del sud America.

Si parte da Cusco, favolosa città coloniale costruita dagli spagnoli sulle rovine della precedente capitale del regno Incas, a cui dedicare almeno un paio di giorni di visita prima o dopo il tour.

Chinchero è un bel paesino di case in pietra e fango, alcune lasciate grezze altre intonacate di un bianco luminoso.

Nell'ampio spiazzo erboso accanto alla chiesa coloniale gli abitanti della zona si radunano a formare un variopinto mercato di prodotti locali e artigianato.

Nelle vie silenziose sono in vendita meraviglie artistiche, come le tipiche zucchette incise con maestria da pazienti cesellatori.

Chinchero
Tessitrice a Chinchero

In un silenzioso cortile tre sorridenti artigiane spiegano ai curiosi come filare la lana, tingerla e tesserla.

E' interessante scoprire che si usano solo coloranti naturali, gli stessi dell'epoca pre-colombiana: per le sfumature rosse e violette si usa la Cocciniglia (un insetto parassita delle piante) e per le altre tonalità foglie, fiori e semi raccolti nei dintorni.

Tintura a Chinchero

Il tempo trascorre veloce e bisogna riprendere la strada, Moray ci aspetta, con le sue ipnotiche geometrie scavate nella terra.

O forse sono un antico sito sacro e per questo moderni hippies si radunano in cerchio a celebrarlo.

Moray

Proseguendo lungo il Rio Urubamba, a metà pomeriggio si arriva ad Ollantaytambo, le cui possenti mura lasciano senza fiato. 

Saline di Maras

A Maras invece è fuor di dubbio a cosa servano le centinaia di vasche scavate terrazzando la collina: qui vicino sgorga una sorgente d'acqua calda salina e un complicato e antico sistema di canali e muretti ne disperde le acque per farle evaporare al sole.

Il sale che si deposita brilla di un candore abbagliante, finché mani pazienti lo raccolgono per poi venderlo puro o combinato con erbe e spezie locali.

Non è difficile immaginare i sanguinosi combattimenti che nel 1537 videro affrontarsi le truppe spagnole di Pizarro e i trentamila uomini posti ad ultima difesa del quartier generale dell'imperatore Incas.

Ollantaytambo

Nonostante i cavalli e le armi più moderne ed efficienti (spade e lance contro bastoni e fionde), in quell'epica battaglia i conquistadores ebbero la peggio e dovettero battere in ritirata quando l'esercito nemico sfruttò i canali per allagare la piana antistante le mura terrazzate, unico accesso all'antica città.

Treno panoramico da Ollantaytambo ad Aguas Calientes

Non ci sono strade per raggiungerlo, l'unica alternativa ai binari è il famoso trekking di tre giorni, sicuramente indimenticabile, ma adatto solo ai più allenati. 

In un'ora e venti si arriva ad Aguas Calientes, serpeggiando sempre accanto al Rio Urubamba, risalendone il corso fra canyon e stretti avvallamenti. Nel paese c'è poco da vedere, tanti alberghi, ristoranti e bar, quindi una ricca cena peruviana e a letto presto: domani la sveglia suona alle 4:00!

Un'alzataccia che si affronta volentieri, per arrivare su a Macchu Pichu prima che sorga il sole, vederne comparire i lineamenti man mano che le prime luci scacciano le tenebre, apprezzare la luminosità che aumenta sempre più decisa, fino a quando il sole fa capolino da dietro i monti e fa brillare le rovine e la vegetazione.

 

Macchu Pichu
Alba a Macchu Pichu
Macchu Pichu

E' un posto magico, in cui è bello passeggiare per ore, esplorando le vestigia di questa antica città perduta e ritrovata nel cuore della giungla all'inizio del XX secolo. 

La vista sul paesaggio e sulla valle sottostante è impressionante, ed è possibile salire ancora più in alto arrampicandosi sui picchi vicini.

Info utili: 

- l'ingresso a Macchu Pichu è regolamentato a numero chiuso, per cui è necessario prenotare (http://ticketmachupicchu.com/machu-picchu-ticket-availability-online/)

- esistono diversi treni da Ollantaytambo ad Aguas Calientes, noi abbiamo preso il Dome panoramico (http://www.perurail.com/destinations/cusco-machu-picchu/)

- è possibile organizzare il tour da Cuzco ad Ollantaytambo direttamente a Cuzco. Per nostra esperienza consigliamo di farlo con l'Yana-Pana Kusun, associazione solidale attiva in città, in cui è possibile anche pernottare per sostenerne i progetti (http://www.yanapana.org/)

Sono terrazzamenti vecchi di cinquecento anni, fatti dagli esperti agronomi incas, che qui studiavano la resistenza delle coltivazioni a differenti altitudini e condizioni, ricreandole appunto con gli scavi circolari e concentrici che vediamo ancora oggi.

Ad Ollantaytambo si arriva in macchina, ma si riparte in treno: è qui infatti la stazione da cui parte lo scenografico treno panoramico per Aguas Calientes, luogo ideale dove pernottare perché è un villaggio che giace proprio alle pendici del monte di Macchu Pichu.

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